Cosa visitare a san bartolomeo al Mare ?
- la spiaggia di San Bartolomeo
- il santuario di Nostra Signora della Rovere
- il porticciolo di San Bartolomeo
- la torre di Santa Maria
- la mansio romana
La spiaggia di San Bartolomeo al Mare
Una bella spiaggia sabbiosa ombreggiata dai grandi pini che dalla passeggiata si affacciano verso la salsedine del mare, un piccolo porticciolo turistico protetto dalle onde: ecco San Bartolomeo al Mare, a misura di famiglia.
Basta attraversare l’Aurelia per raggiungere i due nuclei storici di questa cittadina balneare, stretti intorno a due chiese antiche: il santuario medievale-ottocentesco della Madonna della Rovere e la chiesa di San Bartolomeo al limitare della campagna.
Il Santuario di Nostra Signora della Rovere
Il santuario di Nostra Signora della Rovere è uno tra i più antichi e rinomati della Liguria. E’ datato 1353 il primo documento a cui si fa cenno all’edificio, allora un piccolo e semplice Oratorio, ampliato poi in epoche differenti fino a giungere alla forma attuale.
Torre o Torrione di Santa Maria
Risale all‘anno 889 la prima notizia d’incursioni saracene da parte dei “turchi“. Un incubo che flaggerà l’intero ponente ligure per oltre otto secoli.
Questa è la ragione della presenza di numerose torre anti saracene disseminate lungo l’intera costa ligure, alcune delle quali ancora in ottime condizioni, come quella posizionata a San Bartolomeo al Mare, oggi denominata Torre di Santa Maria risalente al 1500 che troviamo nella piazza che prende il nome dal torrione (appunto “piazza torre di santa maria“).
In passato era presente un piano ulteriore sopra il primo che permetteva una vista ottimale della spiaggia e dell’orizzonte marino.
La mansio romana e il Lucus Bormani
Nell’antico borgo medievale de La Rovere, negli anni tra il 1977 e il 1982, sono stati trovati e riportati alla luce i resti di una vetusta mansio romana, costituita da sei vani destinati alla sosta delle truppe e al cambio dei cavalli.
Mai accessibile al pubblico, nel maggio 2016 la mansio è stata eccezionalmente aperta ai visitatori e si attendono i permessi della Soprintendenza per renderla maggiormente fruibile al pubblico.
Qui, in epoca pre-romana, sorgeva il Lucus Bormani da Lucus (bosco sacro) e Bor (sorgente) e man (dedica), dunque il bosco sacro dedicato al dio celtoligure Borman (dio delle sorgenti, crudele e sanguinario). Le piante di rovere che ancora esistono nel piazzale accanto al Santuario della Rovere sono gli ultimi esemplari di quell’antico bosco.
latino «[la parola] lucus [deriva] dal non lucēre», cioè: il bosco si chiama così perché non ha luce
Le tribù temevano la divinità Borman tanto da raccomandare ai forestieri di non addentrarsi nel Lucus (bosco) nell’imbrunire.
Le tremende storie non intimorirono le legioni di Roma che conquistarono la foresta (disboscata per lasciare posto alla via imperiale Julia Augusta in onore della figlia dell’imperatore) e sostituirono il culto del dio Borman con quello della dea Diana, divinità della caccia e protettrice delle donne.
Non a caso tutti i paesi limitrofi prendono il nome da quest’ultima : Diano Marina, Diano Arentino, Diano Evigno, Diano Serreta. In località Chiappa è ancora presente un antico cippo militare romano che segna la distanza da Roma : 553 miglia.
Nelle vicinanze, Cervo e il Golfo dianese
Cervo (sempre in provincia di Imperia ed adiacente a San Bartolomeo al Mare) nel mese di Luglio e Agosto troviamo il Festival Internazionale di musica da Camera
Diano Marina : Bassorilievo in onore della Divinità Diana, dea dedita alla caccia e protettrice delle donne, si trova sul lungomare verso Imperia, opera del Maestro Casati, successivamente restaurata a cura del Maestro Sandro Soravia.
Stabilimenti balneari a San Bartolomeo al Mare
Bagni Bassamarea a San bartolomeo al Mare è l’unico stabilimento ad avere la spiaggia di sabbia ideale per il bagno dei bambini e dei meno esperti al nuoto, ampia e attrezzata con ombrelloni e giochi.
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